Per il quoziente familiare o contro le unioni civili?
Se avete letto il dossier Di chi parliamo quando parlano di gender, in particolare nelle parti IX e X, non vi stupirete nell’appurare che il barone Roberto de Mattei, uno tra i più tenaci diffusori delle idee di Plinio Corrêa de Oliveira (il fondatore di “Tradizione, famiglia, proprietà”), sia contro l’ecologismo, anche questo trasformato all’uopo in supposta e nociva ideologia. Indirettamente ma più precisamente, l’accusa principale è oggi rivolta a Papa Francesco, il quale appoggerebbe un disegno machiavellico generato dalle rivoluzioni con princìpi egualitari, nate le une e concepiti gli altri addirittura in seno all’umanesimo del XVI secolo. In fondo, de Mattei viene dal Fronte Monarchico Giovanile vicino al MSI e ha, in seguito, partecipato alla creazione di “Alleanza Cattolica” negli anni Sessanta, per poi fondare il “Centro culturale Lepanto” ed essere espulso, secondo alcuni, sia dall’una che dall’altro (secondo le ricostruzioni del barone, invece, sarebbe uscito autonomamente dall’associazione e sarebbe stato costretto alle dimissioni dal direttivo del Centro). Ha, così, messo in piedi la anti-islamica “Fondazione Lepanto”, di cui è presidente, e che deriva dalla “Lepanto Foundation“, un ente nonprofit da lui istituito nel 2001 a Washington, di cui è ovviamente presidente e che rimanda a Virginia Coda Nunziante, figlia del marchese Luigi (i due di “Famiglia Domani”, cfr. parte VI). Sia rilevato che, inoltre, nel 2008 e nel 2009, attraverso la Foundation e grazie al National Endowment for the Humanities, due borse di studio del valore di trentamila dollari ciascuna furono concesse alle ricerche di de Mattei e di Marcello Pera, senatore di Forza Italia. Continua a leggere →
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